In città l’unica cosa che ormai avanza senza sosta è la propaganda che la macchina di comunicazione del sindaco Biondi alimenta quotidianamente, a dispetto della totale inerzia che caratterizza invece tutte le opere ripetutamente annunciate e mai realizzate. L’annuncio odierno sullo studio di fattibilità per la realizzazione dei servizi igienici al Parco delle Acque ne è la riprova, divulgato alla stampa come l’ennesimo “intervento di riqualificazione di Borgo Rivera” per distogliere, evidentemente, l’attenzione dell’opinione pubblica dalle tante criticità sull’area lasciate dall’amministrazione comunale senza alcuna risposta.

Esattamente un anno fa, insieme al resto delle forze di opposizione, chiesi a tal riguardo la convocazione di una commissione per sollecitare azioni a cui purtroppo non è stato dato seguito. Nonostante le rassicurazioni da parte della giunta è infatti ancora fermo l’intervento di riqualificazione del piazzale che il Comune dell’Aquila sta realizzando in collaborazione con la società Rete Ferroviaria Italiana, come irrisolta è la delocalizzazione dell’edificio dell’ex Consorzio Agrario il cui scheletro in acciaio ancora incombe a ridosso delle mura urbiche proprio in prossimità di Porta della stazione. Stesso dicasi per la nuova viabilità di collegamento della stazione con la Via Mausonia che renderebbe possibile anche la pedonalizzazione di via Tancredi da Pentima e la valorizzazione in chiave turistica della fontana delle 99 Cannelle e di Borgo Rivera; dopo l’annuncio a febbraio dell’assessore De Santis circa l’affidamento del progetto di recupero, che era previsto dovesse essere consegnato entro 30 giorni, non si è avuta più notizia. Tutti interventi, da me personalmente sostenuti da quando siedo in consiglio comunale, che cambierebbero significativamente il volto di un’area della città urbanisticamente molto importante, ancor più se collegata ad altri progetti strategici, anch’essi purtroppo fermi al palo, come la realizzazione del percorso pedonale lungo le mura urbiche e della pista ciclabile della Valle Aterno.

La realtà è che oggi qualsiasi fruitore della stazione centrale non sa dove poter parcheggiare la propria auto e l’accesso alle 99 Cannelle di un potenziale turista è precluso, chissà ancora per quanto tempo, da Via XX Settembre a causa dei semafori istallati dopo il crollo del parapetto.

Spero sia ormai evidente a tutti la paralisi amministrativa ormai cronica di cui è vittima la nostra città e le responsabilità evidenti di un’amministrazione che mortifica così le potenzialità di sviluppo del nostro territorio.

 

Stefano Palumbo
Consigliere comunale del PD