L’assistenza sanitaria è da sempre, e oggi soprattutto, la priorità assoluta per ogni cittadino perché quando ci si ammala o si è fragili ci si affida a un sistema che DEVE mettere la salute del malato al primo posto, senza altri vincoli o condizionamenti. Per questo le strutture devono essere all’altezza e il personale deve essere qualificato, disponibile, motivato e naturalmente rispettato nei suoi diritti lavorativi. Altrimenti si rischia che l’intero sistema vada in tilt. Per questo raccolgo la voce che viene dai dipendenti della Cooperativa San Rocco che opera nel reparto riabilitazione di Villa Dorotea di Scoppito (AQ) che da tempo vivono una situazione di incertezza nell’erogazione degli stipendi. È un problema che va risolto per evitare una difficoltà che assilla i lavoratori e le loro famiglie, costretti ad una attesa altalenante delle mensilità con conseguenti preoccupazioni che crescono in questa fase in cui il costo della vita – tra bollette, mutui, caro-spesa, scuola, trasporti, benzina, ecc. – sta colpendo drammaticamente la vita delle persone. Se c’è un problema legato all’erogazione delle risorse da parte della ASL1 – Villa Dorotea è una delle strutture accreditate a cui il sistema sanitario riconosce e affida l’integrazione di alcuni servizi, come la riabilitazione – si attivi immediatamente un confronto tra la ASL1, il management della Cooperativa e le organizzazioni sindacali per condividere e affrontare insieme le problematiche esistenti. Non si può proseguire con l’incertezza che si scarica sui lavoratori e che rischia di danneggiare anche i pazienti.

Il consigliere regionale
Pierpaolo Pietrucci