Sulla vicenda dell’impianto sportivo “Le Naiadi” il centrodestra regionale, nelle sue repliche, si concentra su quanto dicono le opposizioni. Sentiamo l’obbligo di intervenire nuovamente e fare chiarezza su alcuni punti.
A noi, prima di tutto, interessa che vengano finalmente pagati gli stipendi a dipendenti e collaboratori, visto che, stando ai gestori, il nodo potrebbe essere risolto mediante la liquidazione da parte della Regione dei 150.000 euro previsti come contributo e degli ulteriori 150.000 euro frutto del riconoscimento delle manutenzioni effettuate. Dietro l’inaccettabile ritardo di oltre quattro mesi nell’erogazione degli stipendi sembra dunque delinearsi una precisa responsabilità ascrivibile a questa Giunta Regionale, per cui chiediamo che vi si ponga rimedio nel minor tempo possibile.
Alcune precisazioni sono d’obbligo anche per quanto attiene alla chiusura. Se la piscina olimpionica è chiusa, come annunciato sulla pagina facebook dell’impianto, dal 4 agosto, e pertanto risulta utilizzabile al momento solo la sala pesi, almeno fino al 12 agosto, data prevista per la chiusura definitiva, va detto però che le altre piscine sarebbero chiuse già dal 12 luglio, quindi addirittura un mese prima rispetto alla chiusura prevista dall’affidamento. Riepilogando: le altre piscine sono chiuse da metà luglio e quella olimpionica, che era l’unica rimasta fruibile, è chiusa dalla scorsa settimana. Un bel record per chi come il Presidente del Consiglio regionale – che parla sempre in luogo dell’Assessore regionale – affermava che “Le Naiadi” non avrebbero mai chiuso, e soprattutto un danno per chi ha versato le quote per gli abbonamenti e non ha potuto né usufruire delle piscine né ottenere un rimborso. Cosa risponde la Giunta Regionale a questi utenti?
Ci sembra peraltro ingeneroso farci passare per quelli che tifano per la chiusura. Tutti gli interventi del PD nel corso di questi 5 anni, e ne sono stati tanti, a partire dalle interpellanze discusse in Consiglio Regionale, sono stati e restano finalizzati a garantire l’apertura dell’impianto, la prosecuzione del servizio per l’utenza e le famiglie e la stabilità dei lavoratori.
Torniamo inoltre sulla questione legata al bando. Sin dal primo momento avevamo sollecitato la Regione ad una rapida pubblicazione dell’avviso onde evitare quanto si è purtroppo verificato. Possibile che dalla proroga, firmata lo scorso 30 giugno 2022, non si sia riusciti ad evitare nuovamente la chiusura della struttura? La Regione era al corrente da quella data che il 31 agosto 2023 sarebbe terminata l’attuale gestione. Abbiamo sempre rimarcato la necessità di agire per tempo, senza ridursi all’ultimo secondo, partecipando assieme ai lavoratori e ai sindacati a tutte le manifestazioni indette, come ed esempio quella dello scorso 14 dicembre. Invece, la nuova gara è stata pubblicata solo lo scorso 12 giugno, con un tempo per la presentazione delle offerte di poco più di un mese, termine che per giunta all’ultimo minuto è stato prorogato al 18 settembre. Un susseguirsi di scelte tardive ed errate che avrebbe potuto essere evitato se solo ci avessero prestato ascolto, anziché perdere tempo a rinfacciarci che mai e poi mai, con il governo regionale di centrodestra, Le Naiadi erano e sarebbero rimaste chiuse.
Il Presidente Sospiri dichiara inoltre che gli uffici regionali starebbero valutando la possibilità di un affidamento provvisorio, nelle more dell’aggiudicazione del bando, a società che avevano inizialmente mostrato interesse, salvo poi non presentare offerte alla data del 31 luglio. Innanzitutto, la Regione non dovrebbe essere ancora impegnata nel vaglio delle possibili soluzioni, quanto piuttosto agire, in quanto è arrivato il momento dei fatti. Inoltre, la soluzione prospettata ci sembra poco praticabile: per quale motivo, senza alcuna garanzia, una società dovrebbe accettare un affidamento provvisorio di una struttura nelle condizioni in cui si trovano adesso Le Naiadi in attesa della scadenza del 18 settembre? Soprattutto considerato che il Presidente Sospiri continua a dare per certo un affidamento definitivo “entro settembre”. Il PD non è a conoscenza di società interessate, per cui dobbiamo affidarci a ciò che ci viene riferito. Tuttavia, dinanzi al rischio di arrivare anche alla nuova scadenza (18 settembre) senza offerte pervenute, riteniamo che sarebbe stato meglio se Aric (che si occupa del bando) e Regione Abruzzo, invece di prorogare il termine, avessero scelto di intavolare un dialogo con quei soggetti che avevano mostrato interesse, tra cui l’Università D’Annunzio.
Infine, è bene tornare anche sulle condizioni tecniche della struttura, fortemente energivora e quindi causa di ingenti costi. Per ammodernare l’impianto sportivo e renderlo decisamente più appetibile si sarebbe potuto approfittare delle risorse Pnrr, ma si è perso il treno. Adesso c’è quello della programmazione FSC, invitiamo dunque la Regione a stilare un progetto e ad impiegare quei fondi per rimettere a nuovo “Le Naiadi”, visto che la vetustà termica e strutturale dell’impianto resta il problema principale per chiunque voglia prendere in gestione la struttura.
Il Consigliere Regionale Pd
Antonio Blasioli