“Con la delibera n. 1315 del 30 giugno 2023 che il centrodestra ha cercato di tenere nascosta perché si vergogna e teme le reazioni dell’opinione pubblica, si intraprende l’unico percorso di internalizzazione per la RSA di Montereale che andava evitato: si internalizzano, infatti, i servizi senza internalizzare i dipendenti, con un reperimento del personale attraverso gli avvisi pubblici e le graduatorie in atto. Un’autentica doccia fredda per tutti i dipendenti della RSA di Montereale che adesso rischiano seriamente di rimanere senza lavoro, ma ai quali, da parte di questo centrodestra bugiardo, erano state fatte ben altre promesse e date ben altre garanzie”. Lo scrive il consigliere regionale PD, Pierpaolo Pietrucci, e continua: “Stessa identica situazione la vivono i lavoratori della riabilitazione psichiatrica della cooperativa ‘Lavoriamo Insieme’. Si tratta di personale con esperienza in alcuni casi ventennale che ha prestato servizio in condizioni difficilissime durante il terremoto e la pandemia e che sarà ripagato con una stretta di mano e accompagnato alla porta. La realtà amministrativa da perseguire era un’altra: per questo fin dall’inizio ho fatto di tutto per costruire il percorso migliore di internalizzazione attraverso una società in house. L’ho fatto con risoluzioni, commissioni, audizione dei sindacati, incontri, ho preso anche gli sberleffi di chi credeva nella facile stabilizzazione promessa tramite clausola sociale e l’ho fatto senza mai distogliere lo sguardo da ciò che era possibile realizzare senza cadere mai nella pura propaganda politica”.
“Adesso sono disponibile a un confronto corretto e risolutorio per un vero processo di internalizzazione del personale in forza alle cooperative e alle agenzie interinali dei servizi ASL della nostra Regione con una società in house nella quale far transitare tutto il personale precario della ASL: vi aspetto – dichiara Pietrucci – Serve una società in house così come già fatto da altre regioni d’Italia: sono convinto che è l’unico modo che rispetti il contesto di riferimento, l’unica strada di chi guarda sia ai servizi per il cittadino che alla tutela occupazionale delle forze in campo. Riprendo la battaglia richiedendo con le altre forze di opposizione una conferenza dei capigruppo urgente per affrontare questa emergenza alla presenza di tutti gli attori istituzionali protagonisti e soprattutto dei sindacati”.
“Si revochi subito questa delibera o quantomeno se ne sospenda l’efficacia per costruire il percorso di società in house. Oppure si abbia il coraggio di rivendicare la bontà di questo percorso che manderà a casa tanti lavoratori e non permetterà neanche a chi tra loro ha nel frattempo vinto un concorso, di essere riassorbito, rinunciando a tutte le professionalità che negli anni si erano formate per questo delicato lavoro”, conclude il consigliere PD.