“Puntuale, come annunciato, lo smantellamento della rete di emergenza-urgenza nelle aree interne del Chietino, partito con il declassamento ad auto medicali delle postazioni di primo soccorso dell’area dell’alto vastese e Aventino-Medio Sangro e attuata con la chiusura del primo intervento del presidio ospedaliero di Gissi dalle 20 alle 8. La decisione è illegittima e va ritirata, perché si tratta di un pubblico servizio ridotto da un giorno all’altro senza atti e senza soluzioni. Marsilio e Schael sono efficienti solo nei tagli alla sanità del territorio. Saremo accanto ai sindaci che si sono mobilitati per evitare di restare senza postazioni salva-vita durante i mesi estivi e chiediamo a Regione e Asl di fare la loro parte: non tirare i remi in barca, ma dare servizi alla comunità che ha diritto di essere curata”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci e il consigliere del Movimento 5 Stelle Pietro Smargiassi, mobilitati, sulla decisione ufficializzata dalla direzione generale della Asl2 ai sindaci del più vasto comprensorio d’Abruzzo.
“Da mesi la carenza degli organici è un’emergenza e non solo a Gissi, ma non si è fatto nulla di davvero efficace per risolvere e oggi, a causa di tale inerzia, Gissi è la prima a subirne gli effetti, ma a ruota rischiano lo stesso anche Atessa e Casoli – rimarca Paolucci, che sullo smantellamento ha depositato un’interpellanza all’Esecutivo – Una decisione senza precedenti ridurre il servizio di Gissi a 12 ore. E aggredire i sindaci perché chiedono servizi a tutela del proprio territorio è inqualificabile. Bisognerebbe spiegare bene perché la Asl non è riuscita ad assumere medici da destinarvi dopo i pensionamenti, che programmazione è mai questa? E, soprattutto, che modo di governare la sanità è fare spallucce di fronte a una carenza che deriva dall’incapacità di dare risposte concrete ed essenziali al territorio? La decisione resta illegittima, si torni indietro, prima di generare altre scelte sbagliate e amministrativamente improponibili”.
“Vero è che il potenziamento dei servizi nelle aree interne che il manager ha annunciato giorni fa, esiste solo per la propaganda, solo in quella dimensione, attiva da ormai quasi cinque anni, le cose vanno bene – aggiunge il consigliere del Movimento 5 stelle Pietro Smargiassi -nella realtà invece, c’è l’ospedale di Vasto che ha il Pronto soccorso e vari reparti in affanno, c’è la rete dell’emergenza-urgenza che viene ridimensionata con una lettera che annuncia solo tagli e c’è una comunità che paga cinque anni di mancanza di programmazione sanitaria, in uno dei comparti più sensibili. Ancora una volta assistiamo a una irrispettosa presa in giro verso tutti i cittadini, che affrontano mille difficoltà a causa di un’offerta sanitaria deficitaria, nonché verso il personale che lavora in condizioni difficilissime per continuare a garantire il servizio. Questo accade perché nella migliore tradizione del centrodestra a pagare sono sempre le fasce più esposte, stavolta con il rischio di avere bisogno di cure quando il servizio è chiuso. Stiamo valutando con gli uffici la possibilità di chiedere all’Assessore Verì maggiori chiarimenti, in merito agli atti adottati, direttamente in Commissione Vigilanza”.