“L’intero centrodestra abruzzese e teramano che solo oggi si affretta a rilasciare improbabili dichiarazioni alla stampa circa i servizi contenuti nella rete ospedaliera e le future dotazioni di apparecchiature tecnologiche previste per l’ospedale di Sant’Omero non solo confermano le preoccupazioni ma evidenzia uno scarso senso di appartenenza al territorio”. Lo affermano i consiglieri regionali del Pd Dino Pepe e Silvio Paolucci che hanno evidenziato le gravi carenze della rete ospedaliera per quanto riguarda la provincia di Teramo e nello specifico la Val Vibrata.

“Stando nel merito delle questioni” rilevano i consiglieri del Partito Democratico “la giunta regionale ha deliberato un piano di ridimensionamento per l’ospedale di Sant’Omero tanto è vero che vengono diminuite del 50% le unità operative complesse (UOC) a favore di altri presidi. Questo è molto grave se si tiene conto dei volumi delle prestazioni, le quali, mentre nel resto della regione sono scese in questo ospedale restano invariate. In sostanza, l’ospedale della Val Vibrata, è stato usato come bancomat per dare risposte elettorali ad altri territori che, tra l’altro, non arriveranno perché ad oggi non sono previste risorse economiche e un organico piano di concorsi per l’assunzione del personale necessario. A questo si aggiunge un aspetto di primaria importanza: è utile ricordare che Sant’Omero è un ospedale di confine che, per sua vocazione, dovrebbe ridurre la mobilità, di conseguenza una penalizzazione cosi significativa con le diminuzioni  delle UOC lo renderà meno attrattivo. Va chiarito inoltre”, insistono Pepe e Paolucci “che la scorsa programmazione (Dca 79), perfettamente validata dal ministro per l’uscita dal commissariamanto, prevedeva molte più unità operative complesse, non reggono quindi le dichiarazioni dell’assessore Verì. Singolari invece” chiosa sarcastico Dino Pepe, “sono le affermazioni del settembre 2022 del collega Di Matteo circa le prossime e future strumentazioni (TAC a 128 strati e Risonanza Magnetica) in arrivo a Sant’Omero, appare evidente che, da ex militante della Lega, Di Matteo, poteva contare su informazioni di prima mano in quanto, circa le nuove risonanze in arrivo a Sant’Omero, le sue dichiarazioni appaiono non il linea con delle del Direttore della USL, sia in termini numerici che di tempistiche. La verità” ha poi concluso Pepe “è che la provincia di Teramo è la più penalizzata da questa rete ospedaliera basta citare anche il caso di oculistica dell’ospedale di Atri anch’esso declassato da Unità Operative Semplice Dipartimentale a mero ‘servizio’. Per teramo città infine l’ennesima promessa mancata: non si parla più di DEA di secondo livello e soprattutto i fondi necessari per il nuovo ospedale  sono ancora tutti da reperire.  La vera disinformazione è quella del centrodestra abruzzese e teramano, le mie parole, invece, sono supportate da una attenta lettura dei documenti che loro stessi hanno prodotto ed approvato”.