Nella mattinata di oggi si è svolta la nuova riunione congiunta della Commissione speciale per studi e inchieste temporanee istituita sul progetto di raddoppio della tratta ferroviaria Roma-Pescara presieduta dal consigliere Vincenzo Ginefra e della Commissione della Commissione Pianificazione del territorio presieduta dal consigliere Pietro Iacobitti, a cui hanno preso parte anche i cittadini e i rappresentanti dei comitati Comferr, Molino, FerroVia e Insieme per Brecciarola. Ai lavori ha partecipato anche il sindaco Ferrara, la funzionaria comunale dell’Urbanistica Lucia Morretti e l’avvocato Patrizia Tracanna per l’Avvocatura comunale, il consigliere Roberto Miscia, vicepresidente della Commissione per la ferrovia.
“La riunione era doverosa dopo la conferenza di servizi sull’opera, per avere dalla città l’orientamento sul da farsi – così il sindaco Diego Ferrara e i due presidenti Ginefra e Iacobitti – Non ci aspettiamo cambiamenti di rotta da parte di RFI, la conferenza dei servizi a cui abbiamo partecipato aveva un’impostazione chiara, ma lì abbiamo ribadito la nostra posizione, che ad oggi resta invariata. A fronte della riunione di oggi, abbiamo ricevuto il mandato unanime a proseguire sulla strada del ricorso al Tar contro l’attuale stesura del progetto che non recepisce né le istanze presentate dai cittadini, né la variante da noi formalizzata affinché l’impatto del primo lotto sia meno disastroso e duro per privati, attività economiche e commerciali e territorio. Il sì delle Commissioni è stato unanime e l’avvocatura comunale procederà con il ricorso, che è pronto per essere presentato. Siamo comunque aperti al confronto con RFI, perché il nostro non è un no ideologico all’opera, di cui comprendiamo bene vantaggi e benefici, ma va necessariamente calibrata l’impostazione del progetto, perché com’è attualmente è dannoso e richiede sacrifici enormi alla comunità, rispetto ai benefici di cui si fa portatore. Una posizione trasversale, quella espressa dalla Commissione, che recepisce le istanze che ci sono state manifestate dai cittadini, che attraverso i comitati hanno ribadito anche oggi tutte le preoccupazioni sul progetto e la mobilitazione costante perché l’impatto venga ridimensionato”.