Dati preoccupanti arrivano dall’INAIL che al 31 ottobre di ogni anno fornisce un bilancio di incidenti occorsi sul lavoro nei primi 10 mesi di osservazione.

Rispetto al pari periodo del 2022, pur nella provvisorietà dei numeri, si evince che, a livello nazionale, gli incidenti avvenuti in occasione di lavoro passano da 659 a 672 e, in questo quadro drammatico, l’Abruzzo è la regione dove si segnalano gli aumenti più significativi (Abruzzo +13).

Questo triste primato rappresenta per la nostra Regione il fallimento della politica del lavoro perché se è vero che ci sono Enti preposti alla vigilanza e al controllo, che peraltro soffrono per la carenza di personale, è altrettanto vero che nessuna misura concreta è stata messa a terra nei 5 anni di governo del Presidente Marsilio e della sua giunta per dare risposte efficaci al contrasto di quella che possiamo definire una vera e propria mattanza.

Approvare una legge regionale avente ad oggetto: Disposizioni in materia di formazione sulla sicurezza sul lavoro non è sufficiente per mettere a tacere le coscienze, affinché la tutela delle nostre lavoratrici e dei nostri lavoratori torni ad essere una priorità per l’Abruzzo, è necessario programmare e portare a compimento obiettivi strategici quali la promozione della cultura della prevenzione, permettendo concretamente alle aziende di migliorare le condizioni di salute e sicurezza degli ambienti e dei luoghi di lavoro in modo da ridurre il numero di infortuni e delle malattie professionali.

Per attuare gli obiettivi prefissati è necessario tornare a dare dignità al lavoro, rendendolo di qualità, stabile, adeguatamente remunerato e, soprattutto, tutelato, anche attraverso il coinvolgimento degli Enti preposti, delle parti sociali, delle associazioni creando un vero e proprio Piano Regionale della Prevenzione.

Daniele Marinelli – segretario Partito Democratico Abruzzo
Francesca Di Gregorio – responsabile Dipartimento “Sicurezza sui luoghi di lavoro” Partito Democratico Abruzzo