“C’è chi lavora per fare andare avanti opere, servizi e scelte per la città e chi, invece, è capace di produrre solo polemiche e zero proposte per la comunità. Il tentativo di sollevare polveroni anche sulla proposta di regolamento comunale che come Giunta abbiamo approvato nei giorni scorsi e presentato alla città ben specificando che si trattava di una proposta e che come tale sarebbe stata sottoposta all’approvazione del Consiglio, ne è la prova. Mi sento di rassicurare i consiglieri che fanno una levata di scudi sul testo, perché la presentazione è solo l’inizio di un percorso che avrà non solo la Commissione Statuto come tappa, ma anche quella al Sociale, perché il terreno su cui vorremmo veder operare la costituenda Commissione prevede azioni anche altre dis-parità sociali su cui è ora più che mai necessario agire”, dura la replica dell’assessora alle Pari Opportunità Chiara Zappalorto.

“Abbiamo promosso un testo che fa andare avanti le tematiche di genere e la promozione di esse e lo abbiamo fatto come esecutivo democratico e convinto di quanto siano importanti, non avendo, peraltro, ricevuto nulla fino a oggi da quanti levano il dito. Sì, la presentazione è stata simbolica, abbiamo proprio voluto che ciò accadesse in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, data in cui abbiamo rinnovato anche il protocollo che alimenta la rete antiviolenza del Comune di Chieti, mentre qualcuno che oggi si mostra indignato, faceva conferenze concomitanti per presentare il candidato di turno alle elezioni regionali! Noi abbiamo scelto di far coincidere protocollo e proposta di regolamento in questi giorni, perché ci è sembrata un’azione concreta da parte di un’istituzione e delle persone che ne sono espressione, in un momento in cui i fatti servono di più delle parole. E in cui le polemiche per guadagnare visibilità, non fanno altro che attestare il ruolo improduttivo di certa politica su un argomento che dovrebbe unire, non dividere. Per questo la proposta di regolamento sarà ampliamente condivisa con tutti i soggetti previsti, perché il 25 novembre sia una data non solo di condanne e manifestazioni di intenti, ma in cui si producono atti che proprio dal confronto e dalla condivisione che avranno possono peraltro anche essere arricchiti e migliorati. È questo che l’Amministrazione auspica, perché si arrivi a un traguardo comune e condiviso in tempi brevissimi. Per questo ci preme respingere al mittente qualsiasi atto di strumentalizzazione di un’intenzione chiara e importante qual è la ricostituzione della Commissione pari opportunità”.