“Inquietante. Non ci sono altre parole per definire quello che è accaduto stamane in sede di Assemblea dei sindaci della Asl2 di Lanciano Vasto Chieti. L’organismo era riunito a Chieti, sede auditorium universitario, per assistere alla relazione del Direttore generale Thomas Schael sul suo operato. Una seduta che abbiamo voluto per rendere più trasparente il confronto, facendo partecipare anche tutti i primi cittadini della provincia, sebbene a dare il parere sull’operato del manager sarà domani il Comitato ristretto dei sindaci. È accaduto che, una volta finita la relazione, all’improvviso e con un colpo di mano che sicuramente era stato organizzato per tempo, una minoranza di sindaci del centrodestra ha depositato alla presidenza un proprio documento, che non è stato letto in aula e non è stato messo in votazione, perché il voto non era previsto così come concordato in apertura della conferenza. Nel testo, si è appreso dopo, c’era un giudizio acritico e elogiativo sull’operato di Schael. Ora, ammesso e non concesso che l’Assemblea è sicuramente un luogo di confronto, questo gesto non è un bel segnale, ma soprattutto non è un bel modo di ottenere un giudizio positivo sull’attività svolta in uno dei settori più sensibili e importanti nelle competenze dell’Asl e della Regione”, commenta il sindaco di Chieti Diego Ferrara a capo del Comitato ristretto dei sindaci Asl.

“Resta il fatto che, sebbene messo a verbale il tentativo di “arrocco”, su Schael il Comitato si esprimerà domani e non sto qui ad anticipare contenuti e sostanza di quella che sarà la nostra valutazione – riprende il presidente – . A chi ha ordito questo misero espediente, però, in spregio al rispetto delle regole e dei ruoli, come spesso abbiamo visto accadere in questi anni di reggenza, va detto che il diritto alla salute è una delle cose più importanti per chi governa i territori e non si ottiene né con le furbate come quella andata in onda oggi, né con la propaganda, ma con i risultati veri e la capacità di dire quello che non va sul territorio per una materia così delicata che riguarda tutta la popolazione. A chi governa la sanità, invece, non possiamo che dire che le cose non vanno bene, come afferma oggi anche la Corte dei conti in una relazione sui bilanci nazionali delle Regioni e che attribuisce all’Abruzzo l’anomalia di aver speso più delle altre per gli ospedali, per dare alla comunità servizi scarsi. Un fatto che viene ampiamente dimostrato dai numeri ufficiali: dalle prestazioni in picchiata, dalle persone che sempre più numerose vanno a curarsi fuori provincia e regione, dalle liste di attesa, dal deficit collezionato dalla Asl di Chieti e non solo e, non ultima, dalla trincea che i reparti e i Pronto soccorso della provincia tengono ormai da tempo, senza rinforzi, senza programmazione, senza ascolto e senza un futuro tangibile.

La nostra valutazione deve essere collegata alla realtà e quella che daremo domani lo sarà e non potrà essere inficiata da nessun colpo di scena dell’ultim’ora, né dalla politica, perché i risultati di un’azione sul territorio sono scritti nero su bianco sui dati della sanità di quel territorio stesso. Ed è su quelli che noi ci esprimeremo”.