Cinque anni di annunci mirabolanti e promesse disattese. Cinque anni in cui, di fronte alle nostre denunce fondate e circostanziate, il centrodestra regionale ha risposto sempre alla stessa maniera, etichettandoci come gufi, iettatori, detrattori, accusandoci di “tifare” contro l’Abruzzo. Cinque anni in cui abbiamo assistito ad una Giunta regionale che ha reso inappetibili due project financing (rispettivamente di 10 e 5 milioni) che avrebbero consentito di riqualificare e rilanciare l’impianto natatorio, non è stata in grado di approfittare dei fondi del Pnrr, e ha preferito non impiegare risorse per l’ammodernamento delle Naiadi privilegiando investimenti spot ed esosi come il ritiro del Napoli Calcio e il Giro d’Italia.
Nel corso della prima metà dell’estate la Giunta Marsilio aveva spesso offerto rassicurazioni che Le Naiadi non avrebbero mai chiuso. E invece lo scorso 4 agosto la società Pretuziana ha apposto i lucchetti ai cancelli e riconsegnato le chiavi, anche a causa del debito mai estinto dalla Regione per alcuni lavori eseguiti sulla struttura dalla società affidataria, che ha determinato l’impossibilità di corrispondere gli stipendi a dipendenti e collaboratori.
Fallita la prima promessa, gli esponenti del centrodestra hanno poi garantito che l’impianto natatorio avrebbe riaperto il 1 settembre, invitando tutti in piscina per il primo tuffo inaugurale. Anche in questo caso però gli utenti hanno dovuto ricredersi, dato che il 1 settembre i cancelli erano ancora chiusi. Anzi, a dire il vero siamo ormai giunti al 20 settembre senza che le piscine abbiano riaperto al pubblico.
Apprendiamo dai giornali che il consigliere Testa avrebbe annunciato che l’impianto tornerà operativo a partire da ottobre, della stessa stregua anche le parole del Presidente del Consiglio Sospiri. A riprova della nostra totale buona fede e del nostro interesse esclusivo per la valorizzazione del territorio, confidiamo che questa sia finalmente la volta buona, e che a questo ennesimo annuncio seguano fatti concreti.
Ci consentano però di nutrire almeno qualche dubbio, dal momento che ad oggi non esiste alcuna convenzione firmata per la nuova gestione temporanea. Una mancanza su cui nessun esponente regionale ha ritenuto opportuno fornire spiegazioni. A dirla tutta, le ambigue procedure adottate per l’affidamento diretto di 4 mesi a totale carico della Regione Abruzzo, e quindi dei cittadini abruzzesi, non hanno trovato neanche un barlume di difesa nelle Istituzioni, e in Regione – tra uffici dello sport e del patrimonio – si assiste ad un evidente “scappa scappa” messo nero su bianco dagli uffici.
Invece di perdere tempo cimentandosi in polemiche sterili, i vari Marsilio, Sospiri e Testa pensino piuttosto a rispondere nel merito, assicurando a personale, atleti e fruitori quella continuità che invocano da tempo e stanno ormai cercando presso altre strutture. In questi giorni famiglie e ragazzi stanno infatti sottoscrivendo abbonamenti presso altri impianti, con chiare ripercussioni per le società sportive. Se sono certi della bontà della procedura messa in campo da Areacom, firmino la convenzione. Non esiste migliore risposta da dare.
In questa situazione drammatica c’è un’unica novità. Un operatore privato – che è lo stesso “fortunato” individuato in maniera diretta dall’Areacom per la gestione di 4 mesi con licenza di guadagnare, dato che non pagherà né canone nè utenze (beato lui!) – ha presentato domanda per la gestione ventennale. Si tratta di attendere che la Commissione venga nominata e valuti la domanda, e la valuti attentamente alla luce delle Linee guida Anac n. 6 e delle carenze nell’esecuzione di un precedente contratto di appalto (quello in cui il Club Acquatico era parte dell’ATI Naiadi 2020, culminato in contenziosi promossi dalla Regione nei confronti della mandataria). Precedenti che a mio avviso non depongono per l’affidabilità, ma questo è un giudizio politico e personale, non quello della Commissione che attenderemo con pazienza.
Quella della gestione ventennale resta però l’unica pista percorribile per arrivare realmente alla riapertura. Difficilmente l’impianto potrà tornare accessibile con l’affidamento diretto temporaneo, a meno che la Regione Abruzzo non trovi un kamikaze pronto a firmare quella convenzione frutto di procedure a dir poco controverse. Ci sarà un motivo se finora nessuno si è mosso in tal senso.
Il consigliere regionale
Antonio Blasioli