Quanto si sta verificando sulle Piscine Le Naiadi – chiuse ormai dal 4 di agosto e da oggi senza gestore – ha una precisa responsabilità politica nella giunta di centrodestra che da 5 anni governa la Regione Abruzzo. In precedenza hanno vanificato due project financing, rispettivamente di 10 e 5 milioni di euro, che avrebbero consentito di ammodernare la struttura – la cui vetustà, anche alla luce dell’incremento del costo di gas ed energia elettrica, dissuade chiunque dal presentare offerte per la gestione – rendendola economicamente sostenibile e trasformandola nuovamente in uno dei migliori impianti natatori d’Italia.
Come se non bastasse, il centrodestra regionale ha anche bocciato le richieste di gestione comunale che avrebbero permesso di intercettare i fondi del PNRR, perseguendo nella ricerca di soluzioni inadeguate e poco concrete, senza nemmeno rapportarsi con il Comune di Pescara, che martedì scorso, in pieno Consiglio, rilanciava nuovamente l’idea della gestione comunale, sebbene la Regione Abruzzo nel frattempo avesse già optato per altre ipotesi di affidamento diretto.
Occorre altresì rimarcare il colpevole ritardo (se di semplice errore si tratta) con cui è stato pubblicato il bando per l’affidamento ventennale della struttura, rendendolo per altro scarsamente attrattivo dal punto di vista economico, come confermano le zero offerte pervenute, malgrado l’interesse iniziale di alcuni soggetti che hanno visitato l’impianto sportivo. Lo scorso 16 gennaio i dipendenti delle Naiadi, affiancati dalla CGIL e accompagnati dai consiglieri Blasioli e Paolucci, si radunarono sotto il Palazzo del Consiglio regionale proprio per sollecitare l’indizione del bando, in vista della scadenza dell’affidamento alla società Pretuziana fissata per il 31 agosto 2023. Ricordiamo in questo frangente come la società in questione vanti un credito nei confronti della Regione Abruzzo per alcuni lavori eseguiti sulla struttura. Il debito ad oggi non è stato ancora risanato dalla Regione, determinando per la Pretuziana l’impossibilità di corrispondere dal mese di aprile gli stipendi a dipendenti e collaboratori e di sostenere il costo di gas ed energia elettrica, portando dunque a termine la gestione.
Nei giorni scorsi abbiamo letto di un Presidente impegnato nella ricerca di alternative, ma la soluzione prospettata, ovvero l’affidamento delle piscine al Club Aquatico Pescara SSD, lascia davvero sgomenti per le modalità con cui è avvenuto e ci costringe a ricostruire in questa sede una vicenda davvero poco chiara, di cui chiederemo conto nella commissione di vigilanza, ma che fin da ora vogliamo riferire alla cittadinanza.
Prima di rivolgere i nostri quesiti al Presidente Marsilio, è bene sintetizzare la genesi della procedura di affidamento diretto.
Nella determinazione n. 285 del 30/8/2023 di Areacom (ex Aric) si legge che si è reso necessario procedere con affidamento diretto per la gestione dell’impianto in pendenza della scadenza delle domande per la gestione ventennale, dal 1 settembre 2023 al 31 dicembre 2023. Il bando per l’affidamento ventennale scadeva il 31 luglio alle ore 12.00, ma il 27 luglio, con determinazione n. 228, Areacom ha deciso (4 giorni prima della scadenza) di prorogare i termini senza tuttavia specificare nel provvedimento una richiesta in tal senso da parte di un soggetto privato. Sulla pagina della gara, tra l’altro, il differimento dei termini è stato inserito solo il 1 agosto, quindi successivamente alla scadenza del termine originario. Nello stabilire la nuova data di scadenza, ben sapendo che il 31 agosto sarebbe formalmente terminata la gestione della società Pretuziana, Areacom ha deciso di prolungare i termini al 18 settembre, condannando di fatto l’impianto alla chiusura certa dal 1 settembre, poi avvenuta anticipatamente per volontà della Pretuziana.
Sempre nella determinazione n. 285 scopriamo come Areacom abbia deciso di interpellare il Club Aquatico Pescara SSD per una gestione di 4 mesi a seguito della richiesta del Club di differire i termini per la gestione del bando, a detta dell’ente “sintomatica di un concreto interesse alla partecipazione alla gara europea”. Questa circostanza avrebbe dunque indotto l’Areacom a chiedere una richiesta di offerta al soggetto privato, che avrebbe poi risposto il 29 agosto 2023. Occorre però sottolineare come la richiesta di differimento in questione sarebbe stata inviata con pec dalla SSD Club Acquatico Pescara lo scorso 31 luglio 2023, e acquisita al protocollo il 1 agosto 2023, quindi successivamente al provvedimento di differimento da parte di Areacom (datato 27 luglio). In sostanza, la SSD avrebbe chiesto quindi il differimento di termini già posticipati dalla stazione appaltante.
Insomma, la procedura fa acqua da tutte le parti:
1) Come è stato possibile affidare in maniera diretta Le Naiadi senza che ci fosse un mandato della Regione? Con la Delibera di Giunta Regionale n. 256 del 5 maggio 2023, l’Aeracom (ex Aric) ha ricevuto uno specifico indirizzo a svolgere la gara ventennale, ma nell’allegato Atto di indirizzo il Servizio Politiche turistiche e sportive non ha mai autorizzato l’agenzia per la committenza ad affidare in maniera diretta una struttura di proprietà della Regione. In mancanza di questo indirizzo l’Areacom non ha alcuna facoltà di effettuare l’affidamento, e i precedenti storici di gare ponte per la gestione, fatte dal Servizio regionale, lo confermano;
2) Come è stato possibile affidare la gestione di 4 mesi ad un soggetto privato senza alcuna gara? L’Areacom ha infatti affidato la gestione dell’impianto dialogando esclusivamente con il Club Aquatico Pescara SSD, nonostante anche altri soggetti avessero manifestato interesse interloquendo direttamente con la Regione proprietaria;
3) Come è stato possibile individuare il Club Aquatico Pescara SSD solo sulla base di un presunto interesse alla gestione ventennale, derivante da una richiesta di proroga dei termini del bando? E questa circostanza, semmai fosse vera, non determina una turbativa della gara?
4) Come si può giustificare una richiesta di differimento dei termini come concreto interesse alla partecipazione alla gara, specie se questa richiesta (pervenuta con una pec inviata il 31 luglio) è successiva alla proroga stabilita con determina del 27 luglio 2023?
5) C’è infine un’altra questione da dirimere. Ci risulta, ma attendiamo che il dirigente in Commissione si pronunci sul punto, che Club Aquatico sia stato ed è parte di un’ATI (con una partecipazione del 24%) che gestiva le piscine Le Naiadi di Pescara dall’anno 2019 sino a parte del 2021.
L’ATI in parola, composta da quattro società sportive, gestiva la società sportiva Naiadi 2020 mentre la rappresentanza legale della stessa era riservata alla Pinguino SSD ARL. Ad oggi, la società Club Aquatico, in virtù della partecipazione nella predetta ATI risulta coinvolta in diversi contenziosi e segnatamente:
– la società Colleluori s.r.l. ha eseguito lavori di manutenzione straordinaria sulle piscine del complesso natatorio Le Naiadi di proprietà della Regione Abruzzo, senza ricevere il corrispettivo delle fatture emesse a favore della società Naiadi 2020. La Colleluori srl a seguito del mancato pagamento ha promosso un giudizio, presso il Tribunale di Pescara ed iscritto al RGC n. 1716/2023, nel quale la Regione Abruzzo è stata chiamata in causa all’udienza del 26.03.2024, per un valore di oltre € 116.000,00;
– Ci sarebbe inoltre un altro procedimento pendente davanti il Tribunale di Pescara dove l’ATI in parola risulta opponente al decreto ingiuntivo effettuato dalla Regione Abruzzo a firma del dirigente del sevizio per un valore di oltre 122.000,00;
Alla luce di quanto rappresentato, si chiedono chiarimenti sulla determinazione n. 285 del 30 agosto 2023 che ha individuato CLUB Aquatico Pescara SSD affidataria dal Servizio Politiche turistiche e sportive per il prosieguo di competenza, cioè la stipula della convenzione.
Se fossero vere queste circostanze, come potrebbe la Regione Abruzzo affidare il complesso sportivo Le Naiadi ad una società che sarebbe in primis, debitrice nei confronti della Regione Abruzzo proprio in virtù di una precedente gestione (Ati – Naiadi 2020) del complesso natatorio e, in secundis, in evidente conflitto di interessi stanti i numerosi giudizi sopra richiamati?
Insomma, nella migliore delle ipotesi, ci troviamo di fronte a un pasticcio burocratico e amministrativo dall’esito ancora incerto, che si ripercuote come sempre sugli utenti e sui lavoratori, ancora in attesa delle spettanze dei mesi passati. Di fronte ad una gestione temporanea di 4 mesi, con quale fiducia cittadini sottoscriveranno gli abbonamenti, o le società sportive stipuleranno accordi per l’utilizzo dell’impianto? E ancora, sono stati calcolati i costi per la riattivazione dell’impianto? Su quali introiti conta il Club Acquatico Pescara SSD per la gestione quadrimestrale, considerati i costi dell’energia definiti insostenibili da tutti i precedenti gestori, che, a differenza dell’attuale, non erano soli? Non vorremmo dare credito alle ricostruzioni di chi da tempo insinua che il bando sia stato strutturato proprio per andare deserto e poter quindi procedere con un affidamento diretto. Speriamo dunque di essere smentiti il prossimo 18 settembre, giorno di scadenza dei termini per la presentazione delle offerte, dalla presenza di soggetti interessati. Ciò che è certo è che un impianto sportivo così importante per l’area metropolitana e per l’intera Regione non merita di essere al centro di una vicenda amministrativa tanto ambigua e ingarbugliata.
I Consiglieri Regionali
Antonio Blasioli |
I gruppi consiliari PD, Sclocco Sindaco, e Città Aperta del Comune di Pescara |