“La politica abbia la forza e il coraggio di chiedere la sospensione immediata del concorso pubblico per assistenti amministrativi alla Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, fino a quando non sarà creata una società in house della Asl con la quale internalizzare tutti i servizi e salvare così centinaia di lavoratori precari destinati alla disoccupazione”.
Così in una nota Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale aquilano del PD, torna sulla grave questione del precariato in ambito sanitario, dopo aver polemizzato contro il centrodestra abruzzese per la vicenda dei dipendenti della RSA di Montereale (AQ) e dei lavoratori della riabilitazione psichiatrica della cooperativa “Lavoriamo Insieme” che hanno la certezza di perdere il lavoro per quello che secondo il consigliere dem è “l’unico percorso di internalizzazione che andava evitato: si internalizzano i servizi senza internalizzare i dipendenti, con un reperimento del personale attraverso gli avvisi pubblici e le graduatorie in atto”.
“Il centrodestra che guida la Regione Abruzzo – lamenta Pietrucci – continua ad accanirsi contro i lavoratori precari: anziché aiutarli, li lascia direttamente disoccupati. Lo sta facendo, ad esempio, con i lavoratori delle cooperative e delle agenzie interinali nella Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila. E continuerà a farlo con gli altri lavoratori, che nella sola azienda sanitaria aquilana sono centinaia. È ora di mettere fine a questo scempio, cominciando col bloccare il concorso pubblico per assistenti amministrativi fino a quando non sarà creata una società in house della Asl con la quale internalizzare tutti i servizi”.
“Le prossime vittime di questo abominio nei confronti del mondo del lavoro – prosegue –, mentre si stanno già sostituendo esperti Operatori sociosanitari con quelli delle graduatorie dei concorsi, saranno gli amministrativi precari. Che andranno a casa, molti di loro, come gli OSS, dopo anni e anni di lavoro e quindi di esperienza, quando ‘scoccherà’ l’ora del concorso pubblico per 53 posti a fronte di migliaia di domande già accettate. E anziché tutelare e aiutare chi, da precario, ha tenuto e continua a tenere in piedi interi reparti e servizi della Asl, il centrodestra che fa? Bandisce un concorso che giocoforza toglierà il lavoro a chi ce l’ha già, perché i concorsi non possono essere vinti da tutti quelli che vi partecipano”.
“Eppure – continua il consigliere regionale – di lavoro da fare nella Asl aquilana ce n’è molto, compreso quello causato dall’attacco hacker ai sistemi informatici: penso alle centinaia di migliaia di documenti cartacei che possono essere digitalizzati utilizzando il personale amministrativo di cooperativa già presente, evitando così di esternalizzare l’ennesimo servizio e al tempo stesso tutelando chi, magari dopo cinque, dieci, quindici o addirittura venti anni, si ritroverebbe praticamente senza alcuna speranza nel mercato del lavoro. Ci sono operatori sociosanitari che, dopo anche venticinque anni di esperienza, si sono ritrovati disoccupati perché non ce l’hanno fatta al concorso”.
“Ecco perché è necessaria una interlocuzione costante e concreta tra Regione Abruzzo, Asl e sindacati per arrivare alla costituzione di una società in house – conclude Pietrucci – che punti a togliere dal precariato centinaia di lavoratori, famiglie comprese, ed eviti a una Asl già in ginocchio per l’hackeraggio l’ennesimo atto di distruzione del lavoro e un ulteriore abbassamento della qualità del servizio per utenti e pazienti”.