Per una volta che – dopo mesi e mesi di sollecitazioni – si era arrivati finalmente a trovare una soluzione, per ragioni davvero incomprensibili ancora non viene attivata la Postazione del 118 nella zona Est dell’Aquila, né vengono messe in opera tutte le altre postazioni già definite e decise. Il silenzio dell’assessore Verì rende l’attesa ancora più grave e sconcertante. Ci sono ragioni economiche? Motivi organizzativi? Carenze di personale? Inagibilità delle strutture? Mancano le ambulanze, i collegamenti informatici, le utenze dei servizi? Manca il personale regionale per scrivere la Delibera? Manca il toner della stampante? Esattamente un mese fa avevamo sollecitato l’immediato avvio della struttura. Oggi è passato un altro mese e non si è mosso un dito. Eppure, in queste settimane estive le temperature caldissime provocano maggiori difficoltà e disagi alle persone anziane. Insomma, la situazione della sanità aquilana continua ad essere danneggiata da una trascuratezza e una discriminazione incomprensibili. Per dare seguito ad una risoluzione unanime (UNANIME: cioè con l’accordo di tutti, compreso l’assessore Verì responsabile del settore) ci sono voluti quasi 15 mesi. Dal 17 febbraio 2022 infatti si è dovuti arrivare al 9 maggio 2023 quando finalmente, nella seduta del CREA – il Comitato Regionale Emergenza-Urgenza Abruzzo – è stata decisa la nuova mappatura abruzzese delle postazioni territoriali del sistema 118, compresa la Postazione H12 Diurno India a Bazzano. Pensavamo che, a quel punto, si potesse immediatamente procedere. Da allora sono trascorsi 70 giorni (settanta) e non c’è ancora traccia della Delibera che definisce modalità e operatività della postazione 118. È allucinante: si risolvano immediatamente le eventuali difficoltà, si faccia la Delibera e si attivi la postazione. I cittadini non possono aspettare i comodi dell’assessore o la disattenzione del sistema: il diritto alla salute, soprattutto nelle situazioni di emergenza/urgenza, viene prima di ogni cosa.
I consiglieri regionali
Pierpaolo Pietrucci e Americo Di Benedetto