Nella conferenza stampa odierna intendiamo aggiornarvi in merito agli 8 mezzi costipatori di Ambiente costati ai cittadini 375.000 euro e rimasti fermi per tre mesi nel deposito di Città Sant’Angelo, dopo essere stati consegnati con più di un anno di ritardo rispetto alla data prevista, e introdurre una seconda questione, sempre oggetto di un’interrogazione del consigliere Pagnanelli e connessa al decoro della città, quella delle multe elevate dagli ausiliari ambientali per le violazioni delle norme sul conferimento dei rifiuti.
Partiamo proprio da questo aspetto. Gli ausiliari ambientali sono figure addette a molte funzioni, tra cui il contrasto del fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti, dei conferimenti errati o illeciti. Nel 2019 Ambiente spa ha bandito un concorso per la selezione di queste figure, destinato a soggetti con titolo di Guardia Ambientale o esperienza lavorativa di almeno tre mesi come vigili urbani o in ambito ispettivo e/o di polizia e/o di vigilanza con poteri sanzionatori. Inizialmente sono state assunte due unità con contratto a tempo indeterminato. A un anno di distanza, Ambiente ha provveduto a far scorrere la graduatoria, implementando il numero di dipendenti fino al massimo di 4. Per quanto riguarda le altre due risorse, una è stata attinta dalla graduatoria e assunta con contratto a tempo determinato, reiterato per una sola volta fino al 20 ottobre 2022, l’altra con un contratto di somministrazione, avendo esaurito gli idonei in graduatoria.
Nel corso del suo mandato il Sindaco Masci ha spesso decantato l’istituzione di questi ausiliari incaricati di vigilare il territorio e sanzionare i comportamenti contrari al decoro urbano. Nella conferenza del 23 aprile 2022 – cui parteciparono tutti gli ausiliari, pubblicamente elogiati – aveva riferito di cittadini colti in fragrante mentre svuotavano deliberatamente sacchi sull’asfalto.
Grazie all’interpellanza del consigliere Pagnanelli siamo venuti però a sapere un dato sconcertante e cioè che il Comune e Ambiente hanno fatto scadere la validità della graduatoria concorsuale e quindi è stato più rinnovato il contratto del terzo ausiliario assunto tramite la stessa, malgrado le dimissioni di una delle due unità assunte a tempo indeterminato. Oltretutto non è stato prorogato nemmeno il contratto del lavoratore interinale, determinando una forte contrazione dell’organico: da quattro ausiliari ad uno, che tra l’altro da quanto ci risulta, più che attività sanzionatoria, svolge attività di supporto ai vari uffici.
Nella risposta ci è stato infatti fornito il numero delle sanzioni comminate nell’ultimo biennio. Se nel 2021 e nel 2022 le sanzioni raggiungevano rispettivamente quota 1031 e 1864, nei primi quattro mesi del 2023 sono drasticamente diminuite (167). Un altro dato significativo riguarda le multe elevate dal sig. Cordoano, (l’ausiliario assunto inspiegabilmente solo a tempo determinato e a cui è stato dato il benservito), che ammontano a quasi la metà del totale: 1175 in soli 14 mesi.
Insomma, il Sindaco Masci, che spesso si è fatto vanto dei risultati di questa figura professionale – sebbene pensata dalla precedente amministrazione di centrosinistra -, ha poi fatto colpevolmente scadere la graduatoria, col risultato che oggi le manifestazioni di inciviltà sono tornate ad essere impunite.
Il Comune fa sapere che starebbe sottoponendo a uno specifico corso di formazione organizzato dalla Polizia Municipale i capi turno – i dipendenti che gestiscono il lavoro delle varie squadre operative di Ambiente -, più alcuni operatori di livello 4B, quindi inferiore rispetto al 5B in cui è inquadrato un ausiliario. Ci chiediamo tuttavia se un simile corso possa essere sufficiente per acquisire la qualifica di ausiliario – che ricordiamo viene attestata con decreto Sindacale -, e soprattutto come queste figure, che già hanno numerose mansioni da svolgere, possano compiere lunghi appostamenti nei vari punti di raccolta della città per scovare gli incivili. Difficilmente potranno offrire la stessa incisività degli ausiliari ambientali, per cui monitoreremo l’efficacia del loro lavoro mediante nuove interrogazioni. E scarsissimi sono i risultati dei vigili che hanno elevato solo 55 sanzioni nei primi 5 mesi del 2023.
Per quanto concerne l’altra interrogazione, quella inerente gli 8 mezzi acquistati con bando del 19 marzo ma consegnati con oltre 12 mesi di ritardo, e poi risultati non conformi e quindi tenuti fermi nel piazzale di Città Sant’Angelo, ci sono degli aspetti che ci preme sottolineare a seguito della risposta pervenuta dal Comune in data 2 maggio, in cui si prospettava l’utilizzo dei veicoli in “15-20 giorni”. Di giorni ne sono trascorsi 24, eppure i mezzi continuano a non essere utilizzati, e non lo saranno almeno fino a giugno, anche perché al momento non giacciono più in deposito, in quanto con ogni probabilità prelavati dalla ditta al fine di risolvere parte delle non conformità.
Di certo non verrà sanata la principale criticità, quella relativa alla portata legale dei mezzi, che avrebbe dovuto essere di 410 kg, mentre alla consegna si è rivelata di 310 kg. Nella risposta Ambiente spa afferma che questa non conformità sarà “fortemente mitigabile”, un eufemismo per dire che non sarà totalmente risolta. Viene da chiedersi però, visto che la portata legale è stata uno degli aspetti che in fase di gara ha permesso alla ditta di risultare vincitrice, dato che i mezzi offerti avevano una portata legale di 410 kg che superava quella minima richiesta dal capitolato pari a 400 kg, se questa soluzione non possa provocare azioni di rivalsa da parte delle altre ditte partecipanti.
Le modifiche alle non conformità rientrano nella transazione legale che Ambiente ha sottoscritto con la ditta, che comporta, oltre alla eliminazione delle “non conformità” meno rilevanti – esclusa quindi la portata legale – anche la possibilità di noleggiare alcuni mezzi e di acquistarne due usati, a prezzo scontato, che di fatto sarebbe l’unico “artificioso” risarcimento per il ritardo assieme alla misera somma di 5000 euro di sconto – assolutamente non commisurata al danno fatto.
Insomma, la ditta aggiudicataria dell’appalto, che non ha rispettato i requisiti del capitolato e il cui ritardo nella consegna è costato ad Ambiente già 70.000 euro per il noleggio di mezzi sostitutivi, finirà addirittura per guadagnarci. Il tutto pagato con la Tari dei cittadini pescaresi di Città Sant’Angelo.
Questo perché la furia propagandista dettata dall’imminente campagna elettorale induce il Sindaco Masci ad accelerare sull’estensione della raccolta porta a porta, già a partire dal 15 settembre nonostante manchino mezzi, personale e attrezzature. Una riflessione però va fatta. Già ora, almeno stando a quanto ci risulta, molti mezzi di Ambiente vengono caricati con un peso superiore a quello consentito al fine di rispettare le tempistiche di raccolta previste nelle zone assegnate. Viene lecito chiedersi come potranno essere d’aiuto i nuovi mezzi se la portata legale è perfino ridotta rispetto alle esigenze manifestate dalla società.
Risposte non soddisfacenti, scelte di governance contradditorie e un’Amministrazione comunale sempre più ingerente. Quando abbiamo fondato Ambiente, nel 2019, avevamo pensato a una società forte e non in balìa delle decisioni del Sindaco e soprattutto si un solo Sindaco. Oggi invece abbiamo di fronte una società incapace di programmare e gestire al meglio sia il lavoro dei dipendenti che la propria autonomia organizzativa e d’impresa.
Il Consigliere Regionale Pd
Antonio Blasioli
E i Gruppi consiliari Pd, Sclocco Sindaco e Città Aperta al Comune di Pescara